Qualche tempo fa leggevo su Panorama un articolo di Carlo Rossella sulla sua esperienza di vegetariano costretto ad affrontare mille difficoltà pur di tener fede ai propri ideali e alla propria scelta alimentare.
Rossella lamentava il dramma di recarsi ad un qualsiasi ristorante, perché destinato a divenire l’incubo di ogni maître, e l’imbarazzo suscitato dalla sua presenza ad ogni cena ufficiale o privata a cui sia invitato, poiché, a sua detta, padrone di casa e commensali non amano chi si nutre di sola verdura (definizione forse un po’ limitativa di “vegetariano” da parte di un praticante della fede veg come lui) e la conclusione di un incontro a cena con amici o conoscenti è per lui da anni la stessa e ormai prevedibile: lettere di scuse e fiori alla padrona di casa per non aver assaggiato né i cannelloni al ragù, né i medaglioni di vitello col fegato d’oca! Per non parlare delle peripezie in cui è incorso nelle principali città europee per gustare un semplice piatto a base di verdure…
È certamente innegabile che vegetariani e vegani (anche se per questi ultimi si aprirebbe tutto un altro capitolo) spesso incontrino resistenze da parte di chi mangia carne: gli amici delle insalatine, carotine e peperoni non sono certo molto amati dai carnivori e spesso attirano gli sguardi sprezzanti dei buongustai. E però non posso far a meno di credere che quella del giornalista del famoso settimanale sia in fondo un’esagerazione…
Tanto più che essere vegetariani al giorno d’oggi non è poi così raro: solo a Milano l’esercito salutista e pacifista che acquista esclusivamente alimenti di origine vegetale, sani, biologici, spesso macrobiotici, è cresciuto del 20 %. Sempre più numerose sono le iniziative rivolte ai vegetariani: dalle conferenze, ai corsi di cucina, ai ristoranti veri e propri: è il caso del meneghino Centro Macrobiotico di Via Larga.
È nella metropoli lombarda che Pietro Leemann, eccezionale chef che interpreta ad alto livello i principi vegetariani, ha ottenuto una stella e molti riconoscimenti con il suo ristorante Joia.
L’orientamento verso questo tipo di alimentazione, più consapevole, forse anche più semplice e meno costosa, sembra anzi costituire un nuovo trend (non si sa se dettato da sincere scelte etiche o da mera moda): la clientela de La Sanagola, noto ristorante vegetariano,vegano, è nell’ultimo anno addirittura raddoppiata.
Questa tendenza non riguarda solo Milano: la cucina italiana, del resto, è una vera miniera di idee per gli amanti della dieta priva di carne e pesce. Una città particolarmente sensibile a questo genere di esigenze alimentari è sicuramente Catania, ove ristoratori e chef hanno saputo far fronte facilmente alle sempre più insistenti richieste di cucina vegetariana, e non solo in locali specializzati.
In italia questa nuova frontiera dell’alimentazione è a tal punto riconosciuta che poco tempo fa è stata persino avanzata una proposta di legge bipartisan per la tutela delle scelte alimentari vegetariane e vegane con l’obiettivo di garantire “il diritto alla scelta in tutti i luoghi pubblici o privati” a partire dalle mense scolastiche. Per non parlare della Festa Nazionale dei Vegetariani indetta ormai da 8 anni a questa parte… La passione vegetariana sembra aver fatto breccia persino nel jet set, che vanta innumerevoli veggies famosi da Jovanotti a Celentano, da Manuela Di Centa a Umberto Veronesi.
Trovo inoltre poco obiettivo il giudizio di Rossella in merito al “minaccioso odore di carne che imperversa nelle pricipali capitali europee”, specialmente perché il distratto giornalista include nella lista nera Londra! Apriti cielo! Vada per le città dell’est Europa, ma Londra? Come condannare quella che tanto spesso, e proprio dai diretti interessati, è stata definita “il paradiso vegetariano”? Una città dove in qualunque locale si entri è garantita un’opzione vegetariana e in cui non esiste menù che non riporti a fianco di qualche piatto la lettera V, vero e proprio semaforo verde per ogni vegetariano che si rispetti.
Un tempo Leonardo da Vinci profetizzò “Verrà il tempo in cui l’uomo non dovrà più uccidere per mangiare, ed anche l’uccisione di un solo animale sarà considerato un grave delitto.” Che stia per giungere quel tempo?
Alla prossima, con un’originale ricetta dedicata a tutti gli amici vegetariani!