Il gazpacho con fantasia!

gazphacoQuello di pomodoro è un classico dell’estate mediterranea: partito dalla natia Spagna, il gazpacho ha conquistato anche gli italiani perché è fresco, leggero e dissetante. E anche perché è adatto in tante occasioni: dalla pausa rigenerante  al pranzo rinfrescante all’aperitivo healthy. Adesso, poi, dice Assolatte, c’è un motivo in più per “farsi” un bel bicchierone di gazpacho: è il modo più gustoso e facile per consumare più verdure, avvicinandosi così (praticamente senza accorgersene) al traguardo delle 5 porzioni quotidiane, necessarie per abbassare il rischio di infarto, diabete, ictus e per prevenire alcuni tumori, come afferma l’University College di Londra. Se poi agli ortaggi si aggiungono latte, yogurt o formaggi, si ottiene una ricetta completa, che fornisce un bel mix di proteine, vitamine, minerali e fibre, aiutando a combattere il caldo, a rivitalizzarsi e depurarsi.

Il gazpacho non solo è saporito e dissetante, sano e nutriente: sa anche essere davvero sorprendente. E per almeno un paio di motivi: lo si può preparare in modo creativo, partendo da verdure diverse e abbinandole a latticini differenti in un intreccio di sapori, aromi e consistenze tutte da scoprire, come suggerisce Assolatte, che propone 5 ricette di gazpacho insoliti, realizzati con ortaggi di stagione e latticini.

Gazpacho di pomodoro e MOZZARELLA

Lavare sotto l’acqua bollente 600 g di pomodori, scolarli, inciderli a croce e spelarli con cura. Infine tagliarli a cubetti e frullarli con il mixer a immersione insieme a 2 fette di pane casereccio tagliate a dadini, 1 spicchio d’aglio sbucciato, 1 gambo di sedano tagliato a pezzi. Aggiungere a poco a poco olio extravergine a filo, sale, pepe e 1 cucchiaio d’aceto. Versare il gazpacho in 4 bicchieri da cocktail e adagiare su ognuno, al centro, i dadini ottenuti tagliando 2 mozzarelle. Lavare e tagliare a cubetti 1 cetriolo. Sistemare i cubetti sui bicchieri attorno alla mozzarella. Condire con un filo di olio e guarnire con foglie di basilico.

Gazpacho di carote e YOGURT COLATO

Tagliare a rondelle 800 g di carote e farle lessare in acqua salata per 20 minuti insieme a un cucchiaino di semi di anice. Mettere in un recipiente alto e capiente 1 cucchiaino di miele, qualche foglia di maggiorana fresca, un pizzico di zenzero grattugiato, sale e pepe. Unire le carote e 250 g di yogurt greco. Frullare con il mixer a immersione.

Gazpacho di cetriolo e LATTE

Sbucciare un cetriolo e frullarlo insieme a 2 cipollotti, una manciata di foglie di menta, 1 dl di latte, 400 g di yogurt compatto, sale e pepe.

Gazpacho di peperone verde e PROVOLETTA

Tagliare a pezzetti 1 peperone verde, 1 cetriolo sbucciato, 150 g di provoletta, 1/2 cipolla e 2 fette di pancarrè. Passare tutto al mixer con 3 dl di brodo, 1 cucchiaio di aceto, sale e pepe. Frullare sino ad ottenere un composto liscio e cremoso e consumare tiepido oppure freddo.

Gazpacho di barbabietola e YOGURT

Tagliare a pezzi grandi 600 g di barbabietola cotta e 100 g di cetriolo. Metterli in un recipiente a chiusura ermetica insieme a 50 g di mollica di pane imbevuta in aceto balsamico. Aggiustare di sale e lasciare riposare in frigorifero per 12 ore. Quindi mettere nel frullatore, versando a filo 100 ml di olio extravergine di oliva finché si ottiene una consistenza densa e morbida. Tenere il gazpacho al fresco e consumarlo freddo.

(Fonte: Ufficio Stampa Assolatte)

Assolatte: il “Menu a tempo fisso” replicato a casa con i formaggi

MENUUUOsservatorio Assolatte: dopo il menu a prezzo fisso, ora arriva quello a tempo fisso che coniuga cucina gourmand e velocità. Un approccio da provare anche a casa, partendo da alimenti di qualità e subito pronti, come i formaggi.

C’è il raffinato ristorante dell’hotel a cinque stelle che a Roma propone il pranzo a prezzo fisso da gustare in 30 minuti. C’è il nuovo locale gourmand di Milano che si rivolge ai viaggiatori in partenza da Linate con tre menu pronti e serviti in tempi record: da 12 a 40 minuti. C’è il ristorante stellato di Torino che offre un servizio di navetta per l’aeroporto: così si sfruttano i tempi di attesa del volo per concedersi un pasto con piatti di alta cucina con la certezza di essere ricondotti in aeroporto in tempo per salire sull‘aereo. Le analisi dell‘Osservatorio Assolatte sui trend alimentari fotografano la nuova tendenza emergente nel mondo della ristorazione italiana: il menu di alta cucina a tempo garantito, una proposta che va incontro ai bisogni di una società sempre più frenetica e schiava dell’orologio.

I menu buoni&veloci proposti dai ristoratori italiani dimostrano che si possono coniugare „fast cuisine“ e alimentazione buona e sana. Il presupposto è partire da ingredienti di qualità, già pronti da portare in tavola o che necessitano un’elaborazione minima. L’alimento principe che risponde a questi requisiti sono i formaggi: sono tantissime le ricette che si possono realizzare a partire da questi gustosi prodotti e che consentono di valorizzare il sapore, il profumo, la consistenza e le caratteristiche organolettiche dei formaggi nell’arco di pochi minuti.

Assolatte suggerisce 5 ricette deliziose, a base di altrettanti formaggi, tutte a tempo garantito e pronte in meno di 15 minuti.

5 minuti: carpaccio di salmone e Burrata 

Tagliare in piccoli pezzi 200 g di Burrata. Disporre su un piatto 200 g di carpaccio di salmone, irrorarlo con succo di limone e distribuirvi sopra la burrata. Condire con olio extravergine delicato, pepe verde e sale.

8 minuti: sfilatino di Gorgonzola e pere

Tagliare a spicchi un pera e farla saltare in un padellino con un po’ di burro. Tagliare un panino e farcirlo con 50 g di Gorgonzola. Quindi aggiungere la pera e 2 foglie di lattuga lavate e asciugate.

10 minuti: cotolette di Caciocavallo

Sbattere un uovo, aggiungere un pizzico di sale e di pepe. Quindi immergere nell’uovo sbattuto 4 fette spesse di Caciocavallo, ricoprendole completamente. Quindi passarle nel pangrattato. Far scaldare in padella un poco di olio e  friggere le cotolette, rigirandole più volte, finché risultano ben dorate. Consumarle calde.

13 minuti: involtini di melanzane e Primosale 

Tagliare a metà 150 g di pomodorini datterini e dividere in cubetti 100 g di Primosale. Tagliare in fette sottili un cetriolo: quindi salare e tenere a bagno in acqua per 5 minuti. Amalgamare i pomodori, il formaggio e il cetriolo, condire con un poco di olio, sale, pepe e basilico sminuzzato. Mettere in un piatto 8 fette di melanzane grigliate, aggiungere alcune foglie di insalata e quindi arrotolare formando degli involtini. Condire con un poco di olio, sale e pepe.

15 minuti: Penne con broccoli e Crescenza

Lavare e tagliare a fiori 250 g di broccoli verdi, metterli in padella con aglio e olio d’oliva, dando un po’ di colore con alcuni pomodorini. Cuocere 350 g di penne e condirle con i broccoli, aggiungendo 165 g di Crescenza come tocco finale per dare cremosità al piatto.

(Fonte: Fruitecom Ufficio Stampa Assolatte)

Il burro va controcorrente e convince chef e nutrizionisti

burroooAssolatte: vendite in costante aumento, ampliamento dell’offerta e del livello di servizio. Così il burro ri-conquista gli italiani. Mentre recenti studi scientifici lo riabilitano anche in cottura, „smontando“ vecchi ed errati tabù nutrizionali.

Nel generalizzato alleggerimento del carrello della spesa fa notizia il trend controcorrente del burro che, nel corso del 2013, ha visto aumentare le vendite dell‘1,7% in quantità e del 4,2% in valore. Citando le rilevazioni Nielsen, Assolatte sottolinea che l’anno scorso gli italiani hanno speso 371 milioni di euro per acquistare il burro nei punti vendita della distribuzione moderna. I tassi di crescita migliori sono stati registrati negli ipermercati (+3,1% a volume e +5,8% a valore) e nei discount (+13,5% a volume e +22,7% a valore), anche se il canale più importante per le vendite di burro resta il supermercato, in crescita annua del 2,2% in volume e del 5,3% in valore, con un mercato stimato in 156 milioni di euro di fatturato.

L’andamento controcorrente del burro in Italia è motivato da numerosi fattori. Da un lato ci sono l’ampliamento e la segmentazione dell’offerta realizzata dalle industrie produttrici, che offrono diversi tipi di burro. Oltre al burro „classico“, Assolatte ricorda che si può scegliere tra tante versioni di burro, adatte a ogni esigenza: burro a ridotto tenore di grasso o alleggerito, a ridotto contenuto di colesterolo o leggero. Tutti prodotti più morbidi e spalmabili, e quindi perfetti da gustare sul pane o sui crostini. E’ rivolto invece ai maghi dei fornelli il burro chiarificato che, grazie alla sottrazione del latticello, ha un alto punto di fumo ed è quindi indicato nelle cotture a fiamma viva. Tante proposte, dunque, all’insegna della qualità e della funzionalità, che consentono di trovare sia il burro più adatto da usare in cucina sia quello migliore da gustare a crudo.

Del resto, dietro l’aumento delle vendite italiane di burro ci sono il prepotente ritorno alle preparazioni domestiche e la ricerca di ingredienti di qualità, gli stessi fenomeni che hanno trainato l’aumento delle vendite di farina, uova e zucchero. In cucina il burro è un ingrediente di spicco, praticamente indispensabile per realizzare moltissime ricette, sia dolci che salate, per emulsionare salse, realizzare paté e terrine, condire piatti di pasta, cucinare uova o verdure al tegamino. Il burro si può usare tranquillamente anche a caldo, come hanno confermato recenti studi che hanno sfatato vecchi e obsoleti miti nutrizionali legati a questo prodotto.

Per la prima volta uno studio ha analizzato in modo preciso cosa avviene nel burro sottoposto ad alte temperature, concludendo che l’utilizzo del burro a caldo è pienamente compatibile con un’alimentazione equilibrata e attenta. Ad affermarlo è stato uno studio dell’Istituto Politecnico LaSalle-Beauvais, attualmente in fase di pubblicazione, che ha analizzato e approfondito le reazioni generate dal riscaldamento del burro concentrandosi su due composti rappresentativi: N-ε-carbossi-metil-lisina (Cml) e idrossimetilfurfurolo (Hmf). Questi due composti si formano nel burro e in un qualsiasi alimento sottoposto a calore per effetto della cosidetta “reazione di Maillard”, quella che tende a far assumere ai cibi un colore più scuro e a sviluppare degli aromi particolari (basti pensare alla crosta del pane o alle fragranze dei fritti) ma anche a formare dei composti, che sono sospettati di essere dannosi per la salute perché accusati di favorire l’invecchiamento cellulare.  Ma lo studio francese ha rilevato che, nel caso del burro, questi timori sono infondati. I risultati delle analisi sono stati, infatti, sorprendenti e hanno permesso di sfatare il tabù alimentare del burro cotto: la formazione di composti tossici è molto bassa. Meno del 3% delle proteine si trasforma in N-ε-carbossi-metil-lisina (Cml) e meno del 3% degli zuccheri diventa 5 idrossimetilfurfurolo (Hmf).

Dunque, nel burro cotto ci sono meno composti dannosi che in molti altri alimenti. Ad esempio, 10 g di caffè solubile hanno 40 mg di Hmfe (contro gli 1,02 mg di una porzione di burro) mentre 10 g di cereali per la colazione contengono 0,25 mg di Cml e 10 g di polvere di cacao ne hanno 0,5 mg (contro gli 0,06 mg di Cml del burro). Le quantità presenti nel burro diventano ancora più modeste se correlate all’assunzione totale di queste sostanze tramite l’alimentazione e ai consumi pro capite di burro. Gli studiosi francesi concludono che una porzione da 20g di burro, scaldato a 150-180°C per 3 minuti, fornisce l’1,2% del Cml e il 10% dell’Hmf totale apportato dall’alimentazione.

Anche Consorzio Virgilio conferma questa tendenza. Dal 2010 alla fine del 2013, l’evoluzione delle vendite del burro confezionati (comprendendo il totale di tutti i marchi) vede un incremento del 38%.

Le marche private incidono circa il 36%, poi Granarolo, Parmareggio, Soresinese, Prealpi, Galbani con quote tra il 3,5% ed il 6% (mercato segmentato). Una delle ultime rilevazioni attribuiva circa un 1% di quota a Virgilio. C’è da considerare che molti volumi sono però nel 36% delle Private Label, che nell’anno terminante sono cresciute di uno 0,8% a volume.

(Fonte: Fruitecom Ufficio Stampa Assolatte e dati relativi alle vendite forniti da Consorzio Virgilio)

 

Per la FAO il mondo ha bisogno di piu’ latte e derivati

latticini1

Assolatte: importante il messaggio lanciato ieri dalla FAO riguardo le potenzialità dei prodotti lattiero-caseari per migliorare la nutrizione e la vita di centinaia di milioni di persone in tutto il mondo.   

La FAO ha pubblicato ieri lo studio “Latte e prodotti caseari nella nutrizione umana” in cui sottolinea il ruolo centrale che latte e derivati possono avere per migliorare la nutrizione degli abitanti di tutto il mondo, sia nei paesi ricchi che in quelli emergenti. “Il latte e i prodotti lattiero-caseari possono essere una fonte importante di energia alimentare, di proteine e di grassi all’interno di una dieta equilibrata – ha detto Ellen Muehlhoff, l’esperta della FAO membro del team che ha curato la pubblicazione – Inoltre i latticini sono anche ricchi di micronutrienti fondamentali per combattere la malnutrizione nei Paesi in via di sviluppo, dove le diete delle popolazioni povere sono spesso basate solo su cereali e carboidrati”.

Nei Paesi in via di sviluppo si prevede che, entro il 2025, la richiesta di prodotti lattiero-caseari crescerà del 25% per effetto dell’aumento della popolazione e dei redditi. Per far sì che tutti possano accedere a questi preziosi prodotti la FAO sollecita i governi di questi Paesi ad affrontare il problema facendo della nutrizione un obiettivo specifico nello sviluppo del settore lattiero-caseario e investendo in programmi che aiutino le famiglie più povere ad allevare bestiame da latte.

Anche di specie diverse da quella bovina: in Sudamerica, ad esempio, lama e alpaca storicamente non sono stati allevati ai fini della produzione di latte, ma per la FAO potrebbero invece fornire una risorsa alimentare ed economica importante per le persone che vivono nelle aree montane della regione.

Attualmente si stima siano circa 150 milioni le famiglie al mondo – circa 750 milioni di persone – impegnate nella produzione di prodotti caseari, la maggioranza delle quali nei Paesi in via di sviluppo.

Secondo lo studio FAO, inoltre, l’allevamento su piccola scala è particolarmente vantaggioso per le famiglie povere in quanto non fornisce solo cibo e sostanze nutritive, ma anche un reddito regolare. Mentre infatti l’agricoltura su piccola scala significa essere pagati una volta o forse due volte l’anno, i prodotti caseari sono venduti ogni giorno fornendo ai piccoli coltivatori il denaro necessario per le esigenze familiari immediate come cibo, articoli per la casa, abbigliamento e scuola. E questo cambia la vita delle persone.

Lo studio FAO non tralascia ovviamente i Paesi occidentali, dove il latte e i latticini sono alimenti che meritano un ruolo importante nell’alimentazione quotidiana. Nel documento la FAO raccoglie le prove che confermano la capacità di latte e derivati di prevenire malattie non trasmissibili ma legate alla dieta, come ad esempio il diabete di tipo 2 e alcuni tipi di tumori. E ridimensiona il fenomeno dell’intolleranza al lattosio, sostenendo che la maggior parte delle persone può tollerare prodotti lattiero-caseari come yogurt e formaggi stagionati.

(Fonte: Fruitecom Ufficio Stampa Assolatte)

I latticini sono di gran moda

FORMAGGIOI latticini si abbinano alle grandi griffe del fashion in occasione della settimana Milano Moda Donna.

Gucci? Per gli italiani è „peccaminoso“ quanto il burro. Mentre Armani è rassicurante come il latte, Dolce&Gabbana sono femminili come i formaggi morbidi, e Zara è  giovane e dinamico come lo yogurt. Uno studio di Astraricerche per Assolatte svela le associazioni tra i brand più noti del fashion e le personalità dei prodotti lattiero-caseari.

Sono la categoria di alimenti più amata dagli italiani, quella più presente nel carrello della spesa e anche quella che esprime lo stile italiano nell’approccio al food. Tanto che i prodotti lattiero-caseari italiani sono tra i principali protagonisti del successo del made in Italy nel mondo, come ricorda Assolatte.

Che latte, yogurt, burro, panna e formaggi siano eccezionali testimonial dell”italian style” lo ha confermato anche l’ultimo Monitor biennale realizzato da AstraRicerche per conto di Assolatte, realizzato conducendo un sondaggio presso un campione rappresentativo di italiani. Agli intervistati è stato anche chiesto di associare i latticini alle griffe del mondo della moda sulla base di valori, caratteristiche e affinità comuni.

Ne è nata un’insolita mappa che collega i principali prodotti lattiero-caseari con affermati brand di abbigliamento e accessori. Gli italiani hanno ritenuto che il brand più affine alla classicità evergreen del latte sia Armani, e che lo yogurt rimandi a un mondo giovane e dinamico ben espresso da Zara e Benetton. I formaggi a pasta dura sono stati collegati agli affermati e rassicuranti Calvin Klein e Ralph Lauren, mentre Dolce&Gabbana e Max Mara sono stati votati come i due brand più vicini al mondo “femminile” dei  formaggi a pasta molle. E il burro? Risposta unanime: per la sua connotazione di piacere lussurioso non può che “vestire” Gucci.

 (Fonte: Fruitecome Ufficio Stampa Assolatte)

I latticini aiutano a vincere il caldo… Con gusto!

1Bere di più e mangiare cibi leggeri e ricchi di acqua: questi i suggerimenti del ministero della Salute per evitare rischi per la salute legati al caldo dell’estate 2013. Latte, yogurt e formaggi aiutano a seguire questi consigli in modo più semplice e gustoso.

L’estate è ufficialmente iniziata, e non solo sul calendario: l’Italia è attraversata da ondate di calore che stanno portando le temperature a picchi superiori ai 30 gradi. Un clima atteso da tanti, dopo mesi di freddo e maltempo, ma che comporta anche rischi per la salute, come sottolinea il Ministero della Salute che ha varato la campagna “Estate sicura 2013. Come proteggersi dal caldo”. Il ministero ha elencato 10 regole da seguire per limitare l’esposizione alle alte temperature, facilitare il raffreddamento corporeo, evitare il rischio disidratazione e proteggere la salute delle persone più fragili.

In questo decalogo, il ministero sottolinea come l’alimentazione abbia un ruolo molto importante nel consentire di affrontare e di vivere bene le alte temperature, perché permette di recuperare i liquidi e i sali minerali che vanno persi con l’inevitabile sudorazione. Per evitare il rischio di  disidratazione, gli abbassamenti di pressione e i colpi di calore, suggerisce di evitare gli alcolici, limitare le bevande gassate o troppo fredde, ma soprattutto di bere almeno 2 litri di acqua al giorno e di preferire cibi leggeri e con un alto contenuto di acqua, come frutta e verdura. Per mettere in pratica questi consigli il modo più facile, piacevole e invitante è scegliere i prodotti lattiero-caseari: infatti latte, yogurt e formaggi forniscono acqua, sali minerali e vitamine e quindi aiutano a reintegrare quelli persi con il sudore. Assolatte suggerisce 4 idee per mettere in pratica i consigli anti-caldo forniti dal ministero della Salute. Così c’è più gusto a combattere il caldo.

Latte: il modo più dissetante e rinfrescante per bere acqua

Il latte è un’ottima fonte di acqua, visto che ne contiene dall’87 al 90%. Si tratta poi di un’acqua “speciale”, perché ricca di minerali (come calcio, fosforo, magnesio, zinco, rame e selenio) e di vitamine idrosolubili (come riboflavina e acido pantotenico). Ecco perché il latte non solo disseta e assicura i liquidi di cui il corpo ha bisogno, ma fornisce anche un mix di sostanze fondamentali per il benessere.

L’idea in più: aggiungere al latte freddo alcune foglie di menta fresca o un poco di sciroppo di menta.

Yogurt: la maniera più golosa per arricchire la frutta

Albicocche e pesche, cocomeri e susine, meloni e ciliegie: l’estate è la stagione della frutta, perfetta per rinfrescarsi e reidratarsi quando fa molto caldo. Perché allora non provare ad abbinare frutta e yogurt, aggiungendo quella fresca allo yogurt al naturale oppure arricchendo con lo yogurt la macedonia di frutta estiva oppure l’insalata di frutti di bosco? Un’idea sana, gustosa e nutriente, che unisce tutto il buono dello yogurt e della frutta: acqua, fermenti lattici, vitamine, minerali, proteine, zuccheri e fibre.

(Fonte: Fruitecom Ufficio Stampa Assolatte)

Intolleranze alimentari: un allarme infondato?

sitoProblema del secolo o grande bluff? Nel nuovo numero della newsletter nutrizionale di Assolatte gli esperti fanno chiarezza sulle presunte intolleranze al cibo e su come possono indurre scorretti comportamenti alimentari.

Le intolleranze alimentari sono un argomento “caldo”, dove le evidenze emerse dal mondo della ricerca si mescolano spesso a posizioni fideistiche o prive di avallo scientifico. E così molti sono convinti che le intolleranze siano in costante crescita e tanti sono indotti a pensare di soffrirne, e quindi sono spinti a modificare la loro alimentazione anche senza una reale necessità. Ma abolire il consumo di alcuni alimenti non è una scelta indolore, anzi può provocare gravi svantaggi nutrizionali ed esporre a diversi rischi per la propria salute, come viene spiegato nell’ultimo numero de L’Attendibile, dedicato a “Intolleranze: verità e bugie”.

“Allontanarsi dal latte per paura dell‘intolleranza al lattosio è sbagliato e può essere rischioso, visto che un consumo adeguato di prodotti lattiero-caseari è correlato con importanti benefici per la salute – spiega Andrea Ghiselli, dirigente di ricerca dell’INRAN (Istituto nazionale di ricerca per gli alimenti e la nutrizione) –  Infatti latte e derivati sono importanti per la lotta all’osteoporosi e per la prevenzione di molte malattie del benessere, come l’ipertensione, la malattie cardiovascolari, la sindrome metabolica e alcuni tipi di tumore“.

Una dieta priva di prodotti lattiero-caseari rende molto difficoltoso assumere la dose quotidiana di calcio e aggrava un deficit molto diffuso in Italia, dove gli adulti assumono circa l’80% del fabbisogno quotidiano di calcio e le adolescenti solo il 60%. Abolire latte e derivati peggiora in modo significativo la situazione, visto che questi alimenti forniscono oltre metà dell’apporto complessivo di calcio: dai prodotti lattiero-caseari otteniamo il 57% del fabbisogno giornaliero di calcio contro il 10% dell’acqua e l‘11% dei vegetali, in cui calcio è però presente in quantità minori ed è difficile da assimilare.

E’ bene sapere che gli adulti che hanno difficoltà nell’assorbimento del lattosio non hanno bisogno quasi mai di eliminare il latte dalla dieta: è sufficiente che gestiscano questa condizione adottando dei comportamenti adeguati: consumare regolarmente piccole quantità di lattosio, scegliere yogurt e formaggi stagionati e introdurre il latte insieme ad altri alimenti, come avviene di solito durante la prima colazione. Nei casi più gravi viene, poi, in aiuto il latte delattosato, ormai reperibile in ogni supermercato.

Questi e altri utili suggerimenti si possono trovare sull’ultimo numero de L’Attendibile, che si può scaricare da http://www.assolatte.it/assolatte/assolatte_informa_subcat.jsp?subcat_id=799&cat_id=1 .

Per approfondire le caratteristiche nutrizionali del latte e dei suoi derivati e il loro ruolo all’interno di un equilibrato regime alimentare c’è ora a disposizione un portale nuovo, completo e affidabile: è www.lattendibile.it , creato da Assolatte mettere a disposizione degli internauti tutti gli articoli, gli studi e i monitor nutrizionali pubblicati su  tutti i numeri de L’Attendibile, dal 2007 a oggi.

Per rendere più immediata e agevole la consultazione tutti questi materiali sono stati organizzati in 6 macro-aree tematiche (dal metabolismo alla dieta mediterranea, dagli stili di vita all’osteoporosi, dalle intolleranze alimentari al calcio) e in 4 universi prodotto dedicati rispettivamente a latte, yogurt, formaggi, burro.

A questo corposo materiale storico si affiancano gli studi più aggiornati e le più recenti risultanze scientifiche internazionali sul latte e sui suoi derivati, con approfondimenti sui benefici collegati al consumo di questi importanti alimenti. Questa completezza e questa ricchezza fanno del portale www.lattendibile.it il punto di riferimento per chi cerca informazioni valide, attendibili e aggiornate sui latticini e l’alimentazione.

 (Fonte: Fruitecom Ufficio Stampa Assolatte)

Con questo nuovo e impegnativo progetto Assolatte intende fornire agli utenti della “rete” uno strumento di informazione e di aggiornamento che raccoglie e presenta le notizie scientifiche utili per migliorare l’approccio all’alimentazione, per nutrirsi in modo consapevole e per sfatare i luoghi comuni e le informazioni scorrette che spesso circolano sul web.

Tra gli italiani spopola la spesa intelligente. E i latticini ringraziano.

elenaLe ricerche rivelano che per la prima volta gli italiani hanno diminuito gli acquisti di cibo. Ma non quelli di prodotti lattiero-caseari, ritenuti alimenti dall‘ottimo rapporto qualità/prezzo, perfetti come piatto unico o a tutto pasto. Assolatte svela 4 ricette per mangiare bene, sano e spendere poco.

Gli italiani sono diventati “professionisti della spesa”: selezionano con cura e attenzione cosa comprare per evitare sprechi, per approfittare di offerte e promozioni, e per assicurarsi gli alimenti che offrano gusto, piacere e nutrizione al miglior prezzo. Come i prodotti lattiero-caseari che hanno continuato a finire nei carrelli della spesa nonostante la spending review degli italiani e le nuove logiche ponderate di risparmio. Come sottolinea Assolatte citando i risultati di una ricerca condotta da SymphonyIRI, a fronte del calo dei volumi di vendita del food confezionato registrato nel 2012, i prodotti lattiero-caseari sono stati tra i pochi segmenti a mostrare una sostanziale stabilità.

La ragione di questa “tenuta” sta nel fatto che i prodotti lattiero-caseari sono di grande aiuto anche in una dieta particolarmente “attenta” all’aspetto economico soprattutto per l’eccezionale rapporto tra contenuto nutrizionale e prezzo. Basti pensare che una porzione da 50 g di formaggio stagionato costa quanto un caffè al bar e una porzione da 100 g di formaggio fresco costa quanto un cappuccino: ma entrambe offrono molto di più, in termini di sazietà, e contribuisce in modo significativo al fabbisogno nutrizionale, in particolare di proteine e di calcio.

I prodotti lattiero-caseari, ricorda Assolatte, hanno anche un altro indubbio vantaggio: sono naturalmente ready-to-eat e quindi soddisfano le esigenze di chi ha poco tempo per cucinare o vuole mangiare in modo semplice e veloce. In questi casi il formaggio rappresenta una scelta molto valida sia sul piano del gusto che della nutrizione.  A una donna bastano 100 grammi di mozzarella o 50 grammi di formaggio grana per ottenere 1/3 delle proteine consigliate ogni giorno e, rispettivamente, il 44% ed il 73% del calcio necessario quotidianamente.

Senza dimenticare che, grazie all’ampia gamma di prodotti, sapori e consistenze, il latte e i suoi derivati rappresentano un jolly in cucina e possono essere utilizzati in ogni portata, dall’antipasto al dessert. Spesso, infatti, bastano un goccio di latte, o un pezzetto di formaggio, o un cucchiaio di panna, o una noce di burro o un poco di yogurt per aggiungere sapore, cremosità e nutrienti pregiati rendendolo ogni piatto più ricco, gustoso e completo.

Latte e formaggi sono anche preziosi ingredienti di moltissime ricette, che ben si prestano a essere inserite in una dieta equilibrata.

Assolatte propone 4 ricette, dal primo piatto al dessert, che accontentano il palato e il portafoglio.

Primo piatto

Costo totale per 4 persone: 4,50 euro

Fusilli alla mousse di ricotta con peperoncino

Lavare 30 g di basilico in foglia e frullarlo con 400 g di ricotta vaccina fresca, un pizzico di sale e di noce moscata. Portare ad ebollizione una pentola d’acqua, salare e cuocervi 400 g di fusilli. Quindi scolarli al dente e condirli con la mousse di ricotta. Aggiungere un peperoncino tagliato a fette sottili e qualche filo di erba cipollina.

Secondo piatto

Costo totale per 4 persone: 4,50 euro

Alici con formaggio e pangrattato

Prendere 24 alici fresche, privarle della testa, aprirle e infine asportare la lisca centrale. Lavarle bene sotto l’acqua corrente e metterle a scolare. Tritare finemente 1 cucchiaio di capperi con 1 ciuffo di prezzemolo e 2 spicchi d’aglio. Quindi versarli in una ciotola con 4 cucchiai d’olio, 2 cucchiai di pangrattato, 70 g di Grana Padano grattugiato. Aggiustare di sale e insaporire con un’abbondante macinata di pepe. Mescolare bene.

Stendere le alici e distribuire sulla loro parte interna il composto di formaggi e aromi. Poi arrotolarle cominciando dalla testa. Versare un filo di olio in una pirofila e disporvi le alici pressandole leggermente. Metterle in forno già caldo a 180°C e far cuocere per circa 15 minuti.

costo totale per 4 persone: 5,50 euro

Dessert

Costo totale per 4 persone: 3,50 euro

Budini di latte al lime

Scaldare 200 ml di latte con 40 g di zucchero, 1/2 bacca di vaniglia e la scorza di 1 lime non trattato. Lasciare in infusione per 30 minuti, poi filtrare. Far ammorbidire 6 g di colla di pesce in 20 ml di acqua fredda per 10 minuti. Riscaldare 30 ml del latte alla vaniglia e, quando è caldo, versarvi la colla di pesce ben strizzata .Infine unire il latte rimasto e porre in frigorifero.  Far bollire 20 ml di acqua con 40 g di zucchero. Montare 2 albumi versandovi gradualmente il composto bollente di acqua e zucchero fino ad ottenere una meringa soda. Incorporare la meringa al latte. Poi montare 80 ml di panna e aggiungerla al composto. Distribuire la crema in 4 stampini da budino e riporli in frigorifero per 4-6 ore.

Nel frattempo preparare la gelatina al lime, facendo bollire 50 ml di acqua con 60 g di zucchero, 40 ml di succo di lime e la scorza di 2 lime. Lasciare in infusione per 20 minuti e poi filtrare. Ammorbidire in acqua fredda 2 g di colla di pesce, strizzarla e scioglierla in 4 cucchiai dell’acqua aromatizzata preparata. Infine aggiungere l’acqua al lime rimasta.

Piatto unico

Costo totale per 4 persone: 6,50 euro

Pizza alle verdure

Prendere 500 g di pasta pronta per pizza, stenderla su una teglia leggermente unta e spianarla in modo da riempire tutta la teglia. Farcirla con 300 g di polpa di pomodoro a dadini, 2 mozzarelle tagliate a dadini e con un mix di verdure grigliate surgelate (peperoni, zucchine, melanzane). Irrorare con un filo di olio e mettere in forno caldo a 250°C per 20 minuti. Poi sfornare e prima di servire aggiungere una spolverata di origano fresco.

(Fonte: Fruitecom Ufficio Stampa Assolatte)

Dal Medio Oriente un nuovo ruolo dello yogurt in cucina

kebabbCon la sua cremosità e il gusto lievemente acido, lo yogurt è la base ideale per salse leggere e gustose. Come quella tradizionale usata per accompagnare il kebab.

Cosa accomuna la Caesar Salad, il carpaccio di salmone e la tagliata di manzo? La risposta la svela Assolatte: è lo yogurt, che rappresenta la base perfetta per realizzare salsine gustose, sfiziose e rinfrescanti, ideali per accompagnare piatti di carne, pesce o verdure. Suona strano? Eppure Assolatte evidenzia un fenomeno che dimostra quanto può piacere lo yogurt in versione salata: è il successo che sta riscuotendo in Italia il kebab, con il suo cremoso condimento realizzato con yogurt ed erbe aromatiche. Basti pensare che, secondo i dati elaborati dalla Camera di commercio di Milano, in Italia 1 locale etnico su 5 propone cucina medio-orientale e che il tasso di crescita è 4 volte maggiore rispetto alla media della ristorazione.

Curiosi di sperimentare le mille possibilità gastronomiche dello yogurt nel mondo delle salse? Ecco 5 ricette, proposte da Assolatte, per accompagnare altrettante pietanze.

Salsa allo yogurt per kebab

Irrorare un vasetto di yogurt bianco cremoso con un filo di olio di oliva. Poi unire un rametto di timo, la scorza di un limone e ½ cucchiaino di zenzero fresco.

Salsa di yogurt per verdure cotte

Mescolare 3 cucchiai di senape con 1 cucchiaio di zucchero di canna e 1 cucchiaio di aceto di mele. Unire a filo 1 dl di olio extravergine di oliva e mescolare con una frusta. Infine unire 3 cucchiai di yogurt. Sistemare di sale e pepe, spolverare con un pizzico di aneto, e mescolare con cura.

Salsa allo yogurt per pesce

Scaldare per pochi minuti in un pentolino tre cucchiai di zucchero con un po’ di acqua. Scaldare 5 cucchiai di aceto balsamico e unirlo allo zucchero sciroppato. Togliere lo sciroppo dal fuoco e unire 4 cucchiai di yogurt bianco cremoso.

Salsa di yogurt per carne alla griglia

Versare in una ciotola 200 g di yogurt bianco intero e unire un cucchiaio di olio di oliva. Sistemare di sale e di pepe. Sminuzzare 5 foglie di menta fresca e unirle alla salsa. Mescolare bene.

Salsa di yogurt per carne bianca

Tritare uno spicchio di aglio e metterlo in una ciotola. Unire una macinata di pepe e di curry e un pizzico di sale. Poi aggiungere 125 g di yogurt bianco magro.

(Fonte: Fruitecom Ufficio Stampa Assolatte)

L’”Italian cheese” conquista gli inglesi


assolatteI dati 2012 di Assolatte confermano il successo dei prodotti caseari italiani in Gran Bretagna. Tanto che, secondo il quotidiano „The Guardian“, i formaggi sono una delle 6 buone ragioni per visitare l‘Italia.

I capolavori dell’arte e i brand del lusso, ovviamente. Ma anche lo sport di alto livello, l’accoglienza calorosa nei confronti dei bambini, i collegamenti ferroviari rapidi ed economici e la bontà ineguagliabile del cibo: dai formaggi alla pizza, dalla pasta al gelato. Sono queste le 6 buone ragioni per cui amare l’Italia elencate dal quotidiano inglese “The Guardian”.

Che gli inglesi adorino i formaggi italiani non è una novità. Infatti la Gran Bretagna è il quarto paese di destinazione del nostro export caseario: Assolatte stima che nel 2012 vi siano state vendute 26.900 tonnellate di formaggi italiani contro le 26.272 tonnellate dell’anno precedente. A valore l’export 2012 ammonta a 180,35 milioni di euro. La gamma dei formaggi italiani che viene venduta nel Regno Unito è ampia e ben rappresentativa della ricchezza casearia tricolore: dai freschissimi agli spalmabili, dai formaggi a pasta dura a quelli erborinati. L’apprezzamento da parte dei consumatori inglesi è trasversale, tanto che nel corso del 2012 praticamente tutte le tipologie di formaggi italiani hanno visto aumentare le loro vendite.

Dai dati elaborati da Assolatte emerge che i formaggi italiani più venduti in Gran Bretagna sono quelli freschi, come, ad esempio, mozzarella e ricotta: con le loro 12.500 tonnellate, rappresentano il 46,6% dell’export totale in quantità. Al secondo posto si collocano Grana Padano e Parmigiano-Reggiano, con 6.000 tonnellate (pari al 22,5%), seguiti dai formaggi grattugiati, con 2.900 tonnellate (10,8%). Al quarto posto c’è il Gorgonzola (809 tonnellate), tallonato da Fiore Sardo e pecorino (724 tonnellate complessive). Ma in Gran Bretagna arrivano dall’Italia anche italico, Taleggio, Provolone, crescenza, robiola, caciotta, Asiago, caciocavallo, Montasio e Ragusano.

(Fonte: Fruitecom Ufficio Stampa Assolatte)